Dino Buzzati viene considerato come uno dei massimi scrittori italiani del novecento. Figlio della Val Belluna (nasce il 16 ottobre 1906 nella Villa di San Pellegrino, che si trova alle porte della città di Belluno, nella zona di Borgo Piave), egli vi trascorse le estati dell’infanzia e dell’adolescenza, tornando nella villa di famiglia anche in età adulta ogniqualvolta ne avesse avuto modo. La sua vita e la formazione milanese non gli impedì di coltivare il profondo amore per le Dolomiti e per quei monti dello Schiara che poteva ammirare dalla sua abitazione. Da qui, durante le vacanze estive, egli partiva in bicicletta per le avventure di esplorazione dei suoi mille angoli segreti. Buzzati potè così scoprire l’anima popolare dei luoghi che formavano le tessere di un mosaico complesso e ricchissimo. Un mosaico che esprimeva un’anima antica, una religiosità venata di paganesimo ancestrale e di superstizione, ma anche un’armonia estetica e una quiete che soltanto i luoghi lungamente vissuti dall’uomo in sintonia con la natura possono esprimere. Valmorel  è uno di questi luoghi; una delle realtà che ispirò il grande scrittore alla ricerca di sensazioni da tradurre in parole, in storie, ma anche in immagini, che la fantasia gli consentiva di costruire. E’ impossibile separare l’immagine di Dino Buzzati da Valmorel; egli continua a viverci e il suo spirito, interprete delle emozioni dei contadini di questa montagna, aleggia ancora, come un’energia inestinguibile, tra declivi di prato, boschetti di betulla, e foreste di versante. Silvio De marchi e Isabella Pilo scrivono: “passeggiando lungo i sentieri che dalla casa natia portano verso Limana e poi fino a Valmorel, Buzzati ha trovato le fonti d’ispirazione dei Miracoli di Valmorel, opera ad un tempo pittorica e narrativa. Su un’idea di partenza, cioè quella di dipingere una quarantina di quadri legati da un unico tema e da un’unica cornice ambientale per un amico gallerista l’artista dipinse i finti miracoli compiuti da Santa Rita, creando con la fantasia un “capitello”, cioè una specie di minuscola cappelletta a lei dedicata, che poi il comune di Limana, ha effettivamente costruito, e attribuendo al custode del capitello la realizzazione degli inverosimili ex-voto in cui sono rappresentati i miracoli avvenuti per intercessione della santa. Nel 2002 il comune di Limana ha realizzato , in omaggio a Dino Buzzati, un sentiero che attraversa i luoghi della montagna fino a raggiungere Valmorel. Un sentiero non impegnativo, anche se non breve, costellato con frasi dello scrittore, che permettono di conoscere il mondo degli ex-voto buzzatiani e di immergervisi.